2020: Obbligazioni verdi in crescita

Secondo un recente studio di Moody’s Investors Service, la previsione per il 2020, è di una crescita del 24% dei volumi di emissione dei titoli obbligazionari associati alle buone pratiche ESG (Environmental, Social and Governance) e di sostenibilità.

Crescita importante se si considera che i bond ESG hanno rappresentato il 4,5% delle emissioni totali del mercato obbligazionario nel 2019 e il 3% nell’anno precedente.  Secondo questo studio infatti si passerà da 323 miliardi di dollari del 2019 a 400 miliardi di dollari nel 2020.

Questa tendenza andrà di pari passo con l’aumento di regolamentazione sulle tematiche dei cambiamenti climatici e degli obiettivi di sviluppo sostenibile da parte dei governi e del settore finanziario.

Moody’s prevede inoltre che le emissioni di obbligazioni verdi raggiungeranno quest’anno i 300 miliardi di dollari contro i 258 dell’anno precedente, mentre l’emissione di obbligazioni sociali e di sostenibilità arriveranno rispettivamente a 25 e a 75 miliardi di dollari (nel 2019 erano state di 17 e di 48 miliardi di dollari).

Il posizionamento della Regione Emilia-Romagna nella diffusione degli strumenti volontari

L’Italia risulterebbe tra i primi posti per quantità di certificazioni e in particolar modo la regione Emilia Romagna conta un numero elevato in tutte le tipologie di certificazioni.

In Italia i trend sono positivi per la ISO 14001, FSC, EPD, SA8000, OHSAS 18001 E ISO 50001, si sono mantenuti costanti la EMAS, PEFC e la ISO 9001, mentre è in leggero calo solo la Ecolabel.

Per quello che riguarda l’Emilia Romagna, è al primo posto per numero di EPD, al secondo posto per la certificazione EMAS, al terzo posto per la ISO14001, la Ecolabel ed il numero di certificati FSC. Buoni piazzamenti dell’Emilia Romagna tra le altre regioni italiane anche per altri certificati.

Tra i motivi di un tale successo italiano ed in particolar modo della regione Emilia Romagna in questo campo, si può trovare non solo il frutto di forti campagne di sensibilizzazione ma anche una spinta da parte di politiche mirate che hanno iniziato a far sì che gli alti standard di qualità fossero requisito indispensabile per la partecipazione ai bandi gara per gli acquisti verdi della PA.

Il report con tutti i dettagli è scaricabile dal portale ER Ambiente: https://ambiente.regione.emilia-romagna.it/it/sviluppo-sostenibile/newsletter

Per maggiori informazioni scrivere al seguente indirizzo:

osservatorioGreenEconomy@art-er.it

Disponibile l’aggiornamento del DB greenER.

Reporting non finanziario delle PMI e finanza verde per clima ed economia circolare

Con il patrocinio di ART-ER e della Regione Emilia-Romagna, giovedì 5 dicembre 2019 alle ore 14:00 si terrà un incontro per discutere della direttiva UE 95/2014, il conseguente recepimento italiano del D.Lgs.254/2016 e di come queste hanno previsto per le aziende di grandi dimensioni la produzione obbligatoria di “bilanci integrati”, con produzione di dati ambientali ed energetici idonei a favorire processi interni di controllo di gestione, comunicazioni agli stakeholders.

Per leggere il programma ed iscriversi consulta la locandina.

Il contributo dell’Osservatorio GreenER a due incontri sull’Economia Circolare

Il 22 ottobre l’Osservatorio GreenER sarà presente all’Evento “Economia circolare e riuso” ed al primo workshop del progetto “LOOP- Ports – Circular Economy Network of Ports”.

Il primo incontro tratterà il tema dell’impronta ecologica, approfondendo il tema dell’LCA – Life Cicle Assessement e analizzando la sfida legata alla produzione dei rifiuti che enti, amministrazioni ed associazioni sono, oramai, chiamati a raccogliere. L’occasione verrà sfruttata per riflettere e sensibilizzare sulla necessità del passaggio dalla consueta economia lineare alla più virtuosa economia circolare.

Il secondo appuntamento è, invece, inquadrato in un progetto europeo che ha sviluppato il tema della circolarità all’interno dei porti. Verranno in questa occasione trattate le esigenze e gli ostacoli delle pratiche di circolarità presenti nell’area portuale, oltre che agli sviluppi futuri delle organizzazioni ed alle necessità di investimento sulle infrastrutture.

L’Osservatorio GreenER a Ecomondo 2019

Anche quest’anno, l’Osservatorio ha organizzato all’interno di Ecomondo un workshop su alcuni temi di punta della green economy: il focus di questa edizione è stato il nuovo quadro di riferimento europeo, in particolare le nuove politiche per il Green New Deal e la nuova programmazione comunitaria 2021-2027. L’incontro infatti è stato inserito nel percorso regionale di condivisione e partecipazione verso la nuova programmazione dei Fondi europei.

Ha aperto i lavori Morena Diazzi, D.G. della Direzione Generale regionale Economia della Conoscenza, del Lavoro e dell’Impresa, fornendo un quadro delle misure attivate e dei risultati raggiunti nell’attuale periodo di programmazione e descrivendo i fattori caratterizzanti il nuovo: oltre agli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall’Agenda 2030 dell’ONU, che rappresentano un pilastro di riferimento per tutte le politiche regionali, grande rilievo è stato posto sul Green New Deal in fase di elaborazione, che traccerà percorsi e strumenti da utilizzare per promuovere la sostenibilità nel territorio.

Nell’ambito delle nuove linee tracciate dall’Unione Europea, particolare interesse sta suscitando la Tassonomia per attività sostenibili, affrontata negli interventi di Impronta Etica e di ART-ER, che hanno delineato le principali ricadute di questo nuovo strumento rispettivamente per le imprese e per le istituzioni.

Sono seguiti interventi di organismi che hanno messo in luce l’importanza di alcuni fattori “trasversali” a sostegno della transizione dell’economia verso modelli più sostenibili e circolari:

ENEA ha illustrato la struttura e le attività di ICESP, sottolineando l’importanza del networking e dei partenariati;

Trentino Sviluppo, nel presentare le proprie attività, ha mostrato la necessità di una concreta azione di supporto alle imprese, con molteplici iniziative tra cui l’incubazione, il crowfunding e i percorsi formativi;

Clust-ER Greentech ha chiuso i lavori evidenziando come sia cruciale creare occasioni di progettazione condivisa tra istituzioni, mondo della ricerca e privati per promuovere la competitività del territorio in ottica di green economy.

Tra i principali spunti emersi dal dibattito rivestono particolare interesse, anche per le attività dell’Osservatorio, il tema della quantificazione e misurazione delle performance green. Nel corso del 2020 l’Osservatorio intende approfondire i contenuti della Tassonomia nell’ambito di uno specifico gruppo di lavoro.

Per approfondimenti o per partecipare alle attività dell’Osservatorio GreenER, scrivere al seguente indirizzo:

osservatorioGreenEconomy@art-er.it

Disponibile online il rapporto: ”L’Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile”

Nel Rapporto ASviS 2019 è riportato l’andamento dell’Italia nel suo percorso verso i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS) dell’Agenda ONU al 2030.

Nel periodo tra il 2016 ed il 2017,  9 obiettivi su 17 registrano un andamento positivo. Gli obiettivi con valore in aumento sono i seguenti: Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età (3); Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’empowerment (maggiore forza, autostima e consapevolezza) di tutte le donne e le ragazze (5); Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti (8); Costruire una infrastruttura resiliente e promuovere l’innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile (9); Ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le Nazioni (10); Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili (11); Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo (12); Promuovere società pacifiche e più inclusive per uno sviluppo sostenibile; offrire l’accesso alla giustizia per tutti e creare organismi efficienti, responsabili e inclusivi a tutti i livelli (16) e Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile (17).

Per 2 obiettivi (4, 5) si rileva invece stabilità mentre per 6 obiettivi si riscontra un peggioramento (1, 2, 6, 7, 14, 15).

Nell’immagine sopra i 9 obiettivi con crescita positiva nel periodo tra il 2016 ed il 2017 (Fonte: Rapporto ASviS 2019) .

Nel 2017 il MATTM ha stimolato le regioni e le Province autonome a predisporre delle strategie regionali di sviluppo sostenibile in linea con quella nazionale.

Secondo il rapporto ASviS, la Regione Emilia Romagna registra risultati in positivo  per i Goal 4 e 9. Il primo dei due, Istruzione di qualità, migliora grazie all’aumento della percentuale di persone di 25-64 anni che hanno partecipato ad attività di istruzione e formazione e delle persone di 30-34 anni che hanno conseguito un titolo universitario. Per il 9, Imprese innovazione e infrastrutture, l’aumento rispetto al 2010 è del 17%, grazie al miglioramento di tutti gli indicatori elementari, in particolare quelli relativi al numero di ricercatori e alla percentuale di famiglie con connessione a banda larga fissa e/o mobile.

Per avere maggiori dettagli consultare il Rapporto esteso oppure la sintesi con i soli dati italiani.

Andamento degli obiettivi dell’Agenda ONU per la regione Emilia Romagna ( per gli obiettivi 13; 14; 17 non è stato possibile reperire i dati disaggregati per regione) 2017 (Fonte: Rapporto ASviS 2019)

 

ART-ER (divisione STS) ha preso parte alla Conferenza sulla “Resource Efficiency” tenutasi a Bruxelles il 25 e 26 settembre

Ospitata nell’edificio a zero emissioni denominato BEL, l’evento, organizzato da EREK (European Resource Efficiency Knowledge center) ha visto il contributo delle diverse Direzioni Generali che in seno alla Commissione Europea elaborano politiche ed iniziative per una maggiore sostenibilità ambientale delle imprese, principalmente la DG Environment e la DG Grow.

È stata posta grande enfasi sul Green Deal che la nuova presidenza EU sta elaborando e che intende lanciare nei primi 100 giorni dal suo insediamento: l’ambizione è quella di rendere l’Europa il primo continente “climate neutral”, ponendo quindi la decarbonizzazione al primo posto nell’agenda politica.

La conferenza ha toccato vari punti cruciali per questa transizione, in particolar modo si è discusso del tipo di supporto necessario alle PMI: le competenze tecniche necessarie per la digitalizzazione, le risorse finanziarie necessarie per gli investimenti, le reti e le collaborazioni necessarie per avere un approccio strategico all’intera catena del valore.

In questo contesto, si conferma di estrema rilevanza l’attività di soggetti “intermediari” a livello locale, che aiutano le imprese ad adeguarsi a questa transizione ormai inevitabile (verso il green, verso la circolarità, verso la decarbonizzazione) cogliendo le opportunità di business che tale transizione offre.

Sei un’impresa e vorresti diventare più green? Ecco alcune opportunità di finanziamento!

La transizione dell’economia da lineare a circolare è supportata da diverse iniziative di finanziamento a livello europeo, nazionale e regionale.  Un esempio di finanziamento europeo è  quello messo a disposizione dal progetto Innosup C-Voucher, finanziato dal programma H2020, che selezionerà 18 imprese per lavorare ad un programma personalizzato di 3 mesi finalizzato all’adozione di un modello di business  circolare. Alle PMI partecipanti verrà fornito il sostegno di personale qualificato ed un contributo fino a 15.000€. I settori interessati dal bando sono salute, crescita blu, tessile, agroalimentare e manifatturiero. Iscrizioni aperte fino al 31 ottobre 2019.

Sul fronte  regionale, è attualmente aperto un bando per la Diversificazione delle attività agricole con impianti per la produzione di energia da fonti alternative . Il bando è rivolto alle imprese del settore agricolo e permette il finanziamento degli impianti per produrre e vendere energia “verde”, generata da risorse naturali come acqua, sole, aria o dai sottoprodotti e scarti delle produzioni agricole e agroalimentari. La copertura finanziaria è compresa tra un minimo del 20% e un massimo del 50% della spesa ammissibile. Le imprese possono presentare progetti di spesa a partire da 20mila euro entro il 29 novembre 2019. Per tutte le opportunità di finanziamento aperte in Regione consultare la pagina dedicata sul sito regionale.

Oltre a questi canali di finanziamento, sono disponibili anche gli aiuti degli istituti di credito: la CdP e la BEI  insieme ad altri quattro istituti nazionali di promozione europei hanno lanciato l’iniziativa congiunta per l’economia circolare. Attraverso questa iniziativa si mira a sostenere lo sviluppo di progetti e programmi di economia circolare con un budget per gli investimenti di 10 miliardi nell’arco dei prossimi cinque anni (2019-2023). I progetti che verranno sostenuti dovranno avere un focus in tematiche come la riduzione di rifiuti, il miglioramento dell’efficienza in termini di risorse e il sostegno dell’innovazione.

Un approfondimento dell’Osservatorio GreenER nell’8° Rapporto Annuale sull’Efficienza Energetica

Nell’ottava edizione del Rapporto Annuale sull’Efficienza Energetica a cura di ENEA,  presentata a luglio a Roma, viene analizzata la situazione nazionale ed europea dello stato dell’efficienza energetica, passando in rassegna gli obiettivi nazionali raggiunti ed esaminando anche il contesto normativo all’interno del quale si muove l’efficientamento energetico, oltre che gli strumenti strutturali messi in atto per perseguire il miglioramento. È posta attenzione agli interventi di efficienza energetica in contesti come quello delle imprese e degli edifici ed infine è esposto un inquadramento completo dello stato dell’arte regione per regione.

Nel capitolo 8, sugli effetti delle campagne di informazione e formazione, è riportata una riflessione a cura dell’osservatorio greenER in cui viene esaminata la percezione degli stimoli e degli ostacoli più sentiti delle imprese che vogliono affiancarsi al mondo del green.

Il rapporto è disponibile al sito di ENEA, ed è possibile scaricarlo cliccando al seguente link:

http://www.enea.it/it/seguici/pubblicazioni/pdf-volumi/2019/raee-2019.pdf