Indagine sugli investimenti a basse emissioni delle aziende dell’UE
E’ stato presentato, a Parigi presso il Ministero francese per l’Europa e gli Affari esteri, lo studio “Doubling Down: Europe’s Low Carbon Investment Opportunity” condotto da Carbon Disclosure Project (CDP), dove sono stati esaminati gli investimenti a basse emissioni di carbonio di 882 società europee quotate in borsa.
Le aziende oggetto dello studio ricoprono il 76% della capitalizzazione di mercato dell’Europa e sono la fonte di oltre 3 Gton. di emissioni annue, equivalenti a circa i tre quarti del totale dell’UE: lo scorso anno queste aziende hanno fatto investimenti per 124 miliardi di euro in iniziative a basse emissioni di carbonio, prevedendo un utile di 17 euro per tonnellata di carbonio evitata. Purtroppo tali investimenti rappresentano la metà di quanto è necessario per raggiungere le emissioni nette zero entro il 2050, il nuovo obiettivo dell’UE: sempre secondo questo studio, infatti gli investimenti in conto capitale per basse emissioni di carbonio dovrebbero passare dal 12 al 25% del totale del capitale investito (CAPEX) annualmente.
Secondo quanto riportato, non tutti i settori sarebbero allo stesso punto, infatti se i settori come la mobilità hanno individuato la strada da perseguire, altri settori come quello delle costruzioni ancora faticano ad avviare il processo del cambiamento, difficoltà dovuta in gran parte alla mancanza di normative rigorose.
Quando la nuova Commissione UE si occuperà di allineare la politica e la regolamentazione al nuovo obiettivo di emissioni nette pari a zero entro il 2050, attraverso il finanziamento del Green Deal europeo, questo ostacolo potrebbe essere abbattuto e settori attualmente più in difficoltà potrebbero partecipare più attivamente al cambiamento.